È strana l’atmosfera che si respira a Genova in questi giorni, le due squadre della città hanno iniziato la stagione in maniera tutt’altro che esaltante, con i rossoblu che almeno possono gioire per il derby vinto. Il successo nella stracittadina non è bastato a Liverani per conservare il suo posto in panchina, la sconfitta nell’anticipo di sabato con il Napoli ha convinto definitivamente Preziosi al cambio in corso, via così l’ex Perugia e Lazio e spazio al ritorno suggestivo di Gasperini. I blucerchiati di punti ne hanno due, sabato hanno perso anche loro, contro il Milan, ma il club non pensa ad un cambiamento e conferma la fiducia a Delio Rossi.
Due situazioni disperate e allo stesso tempo profondamente diverse, com’è diverso lo stato d’animo dei rispettivi tifosi. Quelli del Grifone hanno dimenticato per un attimo le delusioni del campionato e la classifica deficitaria, accogliendo il nuovo allenatore con un entusiasmo preventivabile ma non in queste proporzioni. Ieri Gasp si è presentato a Pegli per il primo allenamento di questa nuova affascinante avventura, ad attenderlo oltre 400 tifosi che a gran voce hanno scandito il suo nome, l’allenatore ha risposto ai cori salutando dal campo. Lo stesso entusiasmo lo possiamo ritrovare anche sui social network, la fan page rossoblu è stata sommersa da migliaia di messaggi di benvenuto per il tecnico che era stato capace di riportare il Grifone in Europa.
Il primo allenamento è servito a Gasperini per conoscere gli elementi della rosa, prima ha fatto svolgere un po’ di lavoro sul campo, poi il gruppo si è trasferito in palestra. L’allenatore ha confermato tutto il suo vecchio staff, al suo fianco ci sarà Tullio Gritti, mentre il preparatore atletico sarà Alessandro Pilati, dei portieri se ne occuperà Gianluca Spinelli, con Paolo Barberi che si prenderà cura dei muscoli rossoblu. Non è ancora chiaro il futuro di Murgita, secondo di Liverani, non si sa ancora se il nuovo allenatore lo confermerà nel suo staff tecnico. Quello che è sicuro è il ritrovato ottimismo nell’ambiente genoano, la prima di Gasp è a Catania e l’entusiasmo di questi giorni potrebbe rappresentare l’arma in più di questo Genoa che vuole tornare a essere bello e divertente proprio come negli anni in cui in panchina c’era l’uomo di Grugliasco.
Totalmente diverso lo stato d’animo dei sampdoriani, i tifosi hanno già contestato un volta la squadra, dopo la cocente sconfitta nel derby. Da allora le cose non sono cambiate, dopo il derby è arrivato un misero punticino con i Cagliari, poi le sconfitte contro Roma e Milan. Tutto questo dovrebbe mettere sulla graticola Delio Rossi, è magari qualcuno ci ha anche provato, ma a rassicurare tutti, confermando la fiducia all’allenatore, ci ha pensato il presidente Garrone:
Del futuro del mister non ho mai parlato, perché non è mai stato in dubbio, siamo consapevoli che ci aspetta un lavoro lungo da fare, ma riteniamo che sia la persona giusta per insegnare e far giocare bene al calcio la nostra giovane squadra, con lui abbiamo preso un impegno di due anni, ritengo e continuo ad essere convinto che sia la persona giusta, poi si sa nel calcio si vive di tensioni e talvolta si va a cambiare l’allenatore per trovare un capro espiatorio, io ci credo fino ad un certo punto. Finora la Samp ha disputato sei gare, prima di dare un primo giudizio attenderei dopo la decima giornata, come ha già detto il mister e comunque sarà il risultato, Delio Rossi non sarà in discussione.
Parole chiare che di fatto blindano il romagnolo, ma quanto durerà questa fiducia concessa? Si fa difficoltà a credere che se entro la decima giornata i risultati non saranno cambiati la società resterà ferma a guardare, evitando di ricorrere alla soluzione “capro espiatorio”. Tuttavia per Delio Rossi questa è stata una giornata positiva, le parole di Garrone gli mettono sicuramente serenità, quella che serve per provare il bandolo di una matassa che in questo momento sembra ingarbugliatissima. Se avranno sortito un effetto lo scopriremo domenica prossima, quando a Marassi arriva il Torino, un altro passo falso potrebbe far cambiare idea al presidente più in fretta del previsto.
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